Il volo di Donizetti

«Dolci le note che provenivano da quella casa di Borgo Canale, di cui potevo godere nelle mie passeggiate pomeridiane…». No, purtroppo nessuno di noi può avere questi ricordi, è passato ormai troppo tempo. Ma da due anni a questa parte possiamo riviverne la sensazione. Domani sera, sabato 11 giugno, Città Alta ospiterà la Donizetti Night e sarà una notte magica. Magica come il pianoforte di Donizetti, ritratto nella foto scovata e pubblicata su Storylab da Giuliano Rizzi, che sembra sollevarsi nell’aria seguendo la sua stessa melodia, come un trucco del miglior illusionista. Così la musica di Donizetti si libererà nell’aria di Città Alta, per le sue vie, diventando la nostra colonna sonora per una notte. Le melodie torneranno a casa, dopo aver fatto, letteralmente, il giro del mondo.

Gaetano Donizetti nacque in Borgo Canale (Città Alta) nel 1797 da una famiglia modesta, lui stesso disse: «Nacqui sotterra in Borgo Canale. Scendevasi per una scala di cantina ov’ombra di luce non mai penetrò. E siccome gufo, presi il volo». Il suo talento, infatti, non era destinato a rimanere entro i confini delle mura venete, ma a viaggiare in tutta Italia ed Europa. L’occasione di avvicinarsi alla musica non tardò a presentarsi e dopo le lezioni caritatevoli di Mayr (compositore bavarese) cantò per qualche anno, anche al Teatro Riccardi (oggi dedicato a lui); la sua voce non era promettente così si dedicò completamente alla composizione, sua vera vocazione, che lo portò al successo. Le sue opere più famose sono: la Lucia di Lammermoor, L’elisir d’amore e il Don Pasquale.

Donizetti si spense nel 1848 e riposa ora nella Basilica di Santa Maria Maggiore in Bergamo Alta. Un talento genuino per la musica che, per nome, ricorre ovunque in Bergamo: tra vie, palazzi e il Teatro. Unica però è l’occasione di assaporarne le note in una cornice affascinante come quella del luogo in cui nacque la mente acuta che le scrisse.


Monica
Monica Semperboni

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