Il passaggio di un'epoca

Una fotografia d'una bellezza straordinaria, quasi la copertina di un libro o il manifesto di un film, appena finita la guerra.
Recita la didascalia: "Siamo probabilmente fra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta, sullo sfondo una delle locomotive della Ferrovia della Val Brembana, in primo piano una corriera diretta a Foppolo".
Quel che aggiungiamo noi non potete vederlo, perché sono i nostri occhi sgranati e l'espressione del viso, tra l'ammirato e il sorpreso, per un'immagine in cui c'è l'aspra e brulla montagna, le volte del ponte, l'ampia strada con l'accenno di tornante. E il treno, appunto, con la locomotiva, e la corriera, uno di quei torpedoni che a vederlo adesso mette nostalgia, ma di cui si apprezza meglio di allora la linea, l'eleganza.
Mancava invece a quei tempi la saggezza, la lungimiranza di capire che il trasporto su gomma non poteva sostituire integralmente quello su rotaia. Invece così fecero e ora per rimediare è tardi. Resta così questa fotografia, ancor più bella perché ci ricorda chi eravamo e quanto abbiamo buttato, pensando fossero ferri vecchi, mentre erano strade dirette nel futuro anche se si pensavano relegate alla storia.

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

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