Le nostre mura

Le hanno percorse, ammirate, calpestate, ieri anche abbracciate. Un tempo difendevano la città, oggi ne segnano i margini del nocciolo senza essere più un confine. Le Mura venete sono uno di quei monumenti talmente vasti che difficilmente si percepiscono per quel che sono e per valutarne l'imponenza non basta il colpo d'occhio, è necessario il pensiero, così come per carpirne la bellezza d'insieme, senza limitarsi all'incanto di uno scorcio.
Poche ore fa, attorno alle Mura, c'è stata la più grande serie di abbracci del mondo, mentre noi le proponiamo in questo scatto dal film con suspence, in bianco e nero, con le luci che sembrano messe apposta da un mago della fotografia di Hollywood, per risaltarne i tratti e le ombre e persino la bruma di certe notti d'autunno o tarda estate, prima che la città si svegli e tolga tutto attorno la poesia.

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

Il grande abbraccio alle Mura

Quel trenino sul lago d'Iseo

Una storia che si ripete