La modernità degli anni Sessanta

Per una volta, una volta soltanto, vi chiediamo di accantonare i giudizi sul bello e sul brutto, su ciò che piace e quanto invece suscita prurito e nausea soltanto ad accennarlo. I commenti sulla pagina di Storylab infatti sono già esaurienti, riportando opinioni varie riguardo uno degli edifici che più dividono, tra chi li reputa mirabili, cogliendone la pulizia delle linee, l'ordine delle forme, e chi invece sentenzia la loro dabbenaggine, sottolineandone la colata di cemento e l'elementarità del profilo architettonico.

Qui piuttosto vi chiediamo di guardare alla immagine in sé, notandone la somiglianza con i plastici delle città ideali, utopiche, progettate nel secolo scorso. E se proprio i tratti essenziali dei palazzi non vi convincono, allora concentratevi su autobus e macchine presenti e che sembrano finte, tanto sono perfette. 

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

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