Come una cartolina prende vita

Cosa si può dire di una cartolina? Poco o nulla, specialmente se il soggetto non è esotico, bensì mostra un angolo praticamente dietro casa, una porzione di città vista mille volte, trita e ritrita.

Invece no. Una cartolina tra le mani degli amici di Storylab prende vita, si notano dettagli, si scorgono scenari, si conoscono persino persone. Lo scorcio è evidente, quello di San Vigilio e delle Mura Venete (che anche ieri hanno fatto un piccolo passo avanti per essere riconosciute dall'Unesco) viste dalla balza di Santa Grata. La chiesetta in primo piano, invece, "è quella della Madonna del Giglio" ricorda Daniele Colombo, mentre la foto dovrebbe esser stata scattata "dalla Villa Bizioli al Fortino" ritiene Roberto Brugali.

E se l'evidente non vi bastasse, c'è il retro della cartolina a raccontare dei volti, una storia, quella della madre di Maria Grazia Punzo, Mara, che - in un epoca di pudore e sentimenti intensi, comunicati con il contagocce - scriveva a suo marito Biagio, mentre quest'ultimo era in servizio a Roma: "Arriverderci... presto, ti saluto affettuosamente".

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

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